[vc_row css=”.vc_custom_1586961731708{margin-top: 0px !important;border-top-width: 0px !important;padding-top: 0px !important;}”][vc_column][vc_column_text]Costretti a rallentare.
L’esperienza della pandemia COVID-19 ha portato tutti noi a vivere il tempo in maniera un po’ particolare. Da un giorno all’altro, il nostro tempo accelerato, frenetico e frammentato si è fermato, decompresso. La pandemia ci ha costretto a rivedere la nostra concezione di tempo nell’immediato, senza poter fare progetti alcuni.
Ci siamo ritrovati a trattare il nostro tempo in modi diversi: come nostro amico o nemico, maestro o alleato, insostenibile o prezioso. Non esiste, dunque, un unico modo di concepire il tempo. Ognuno di noi è unico, quindi è unico anche il nostro tempo.
Il significato di rallentare per ognuno di noi
Per alcuni di noi, rallentare ha significato un momento di silenzio in cui le preoccupazioni che non avevamo il coraggio di affrontare sono riemerse. Al contrario, rallentare per altri ha significato un lungo periodo di riorganizzazione dei tempi interiori che potevano prendere una forma creativa, concreta.
Sicuramente, è stato per tutti un prendere coscienza del modo in cui vivevamo prima della pandemia, del modo e dell’uso che facevamo del nostro tempo.
Guadagnare, perdere tempo o riorganizzare il nostro tempo: quale di queste modalità fa cassa di risonanza dentro di noi?
Se si vive il tempo come tiranno bisognerà imparare a prendersi cura di sé, allentando la presa. Il tempo è lo stesso per tutti 24 ore al giorno.
Alleggeriamo il nostro tempo da ciò che effettivamente non è così importante:
- riflettiamo sul perfezionismo, deleghiamo e diamo fiducia a chi ci è vicino;
- siamo meno indecisi, rimuginare sottrae tempo a cose più interessanti;
- sperimentiamoci, non resistiamo al cambiamento. Non è possibile pianificare ogni cosa e tenere tutto sotto controllo;
- fermiamoci a considerare quante volte abbiamo e potremmo dire no a richieste che utilizzano il nostro tempo;
- non sottovalutiamo i nostri limiti. Il tempo occupato dalla stanchezza e dallo stress è una nostra responsabilità quindi possiamo intervenire migliorando la gestione del tempo;
- cerchiamo di spostarci nei tratti brevi a piedi, approfittando per sentire il nostro respiro, guardarci intorno, stare con noi stessi;
- facciamo una cosa alla volta, magari deleghiamo il tempo ad una sveglia per non sentire la premura e non stare sul futuro;
- educhiamo la nostra mente ad abbandonare i giudizi, ascoltandoci e capire davvero le nostre priorità;
- consideriamo la differenza tra il nostro tempo sociale e il nostro tempo biologico, percependo il nostro corpo e le sue emozioni. Il rispetto per il proprio corpo significa come minimo dargli il suo tempo e spazio per mangiare, dormire, rigenerarsi;
- qualsiasi cosa, problema, preoccupazione, la frenesia del correre dietro al tempo ci abbia permesso di non affrontarla è una bomba ad orologeria che, non solo fa sentire il tic-tac della sua esistenza ma, al primo silenzio si ripresenta con un peso ancora più grande. Prendere tempo per gestire questo tipo di vissuti significa dedicare tempo al ridimensionare valutare, affrontare il problema, iniziare ad elaborarlo e risolverlo;
- spesso la nostra attenzione è sul passato o sul futuro piuttosto che sul presente. Curare il presente, essere presenti a se stessi la buona gestione dell’oggi, del presente, è il nostro potere per avere un un buon passato e un buon futuro;
- ci piace quella musica, la natura, cucinare, disegnare, cantare, ballare, leggere, scrivere creare una qualsiasi cosa, non rinunciamo anche solo pochi minuti al giorno. Questo produrre tanta salute fisica e mentale.
- saper distinguere i bisogni dai desideri.
A proposito di bisogni…
Lo psicologo A. Maslow distinse i bisogni dai più basici nella scala ontogenetica ai più evoluti, tutti sostenuti da sistemi motivazionali innati:
- bisogni FISIOLOGICI: fame, sete, sonno, termoregolazione, ecc. Sono i bisogni connessi alla sopravvivenza fisica dell’individuo. Sono i primi a dover essere soddisfatti a causa dell’istinto di autoconservazione. Da questi la soddisfazione umana, sembra proporre altri tipi di bisogni che possono realizzarsi slittando dai bisogni ai desideri, sostenuti anche dalla società:
- bisogni di SICUREZZA: protezione, tranquillità, prevedibilità, soppressione di preoccupazioni ed ansie, ecc. Devono garantire all’individuo protezione e tranquillità.
- bisogni di APPARTENENZA: essere amato e amare, far parte di un gruppo, cooperare, partecipare, ecc.; rappresenta l’aspirazione di ognuno di noi ad essere un elemento della comunità.
- bisogni di STIMA: essere rispettato, approvato, riconosciuto, ecc. L’individuo vuole sentirsi competente e produttivo.
- bisogni di AUTOREALIZZAZIONE: realizzare la propria identità in base ad aspettative e potenzialità, occupare un ruolo sociale, ecc. Si tratta dell’aspirazione individuale a essere ciò che si vuole essere sfruttando le facoltà mentali e fisiche.
Infine, un esercizio giapponese per rallentare e recuperare il proprio tempo!
Un esercizio molto interessante è quello proposto dal Kaizen giapponese: una tecnica che porta ad un miglioramento continuo: si sceglie un’attività che stiamo rinviando per mancanza di tempo, ad esempio fare esercizio, leggere un libro, occuparci delle piante, fare pulizia in quell’armadietto… Iniziamo la prima settimana a dedicarci tutti i giorni per 1 minuto a quella attività, solo 1 minuto. Proseguiamo nelle settimane successive, dove il minuto gradualmente potrà modificarsi aumentando di 1 minuto alla volta non superando mai i 15. Quella cosa che da tanto tempo rimandavamo, diventerà così possibile, non faticosa e soddisfacente!
Nella fase di Lockdown, ci è sembrato di toccare il “punto zero”, accogliendolo in modo utile o subendolo. Organizziamo il nostro punto zero ogni tanto, almeno una volta al giorno, tornando con la mente a noi. Ricordiamoci che stiamo vivendo e che è nostra responsabilità dare una forma soddisfacente al nostro tempo![/vc_column_text][vc_separator][vc_column_text]Se hai bisogno di un sostegno psicologico, sono disponibile per le consulenze telefoniche oppure online. Qui trovi tutti i miei recapiti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]