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Un requisito indispensabile per cambiare. Rabbia non nel senso personale del termine, bensì razionale. Rifiuto ragionato di accettare l’inaccettabile.
(Ken Loach)
Che cos’è la rabbia?
La rabbia è uno stato affettivo intenso che si attiva nell’individuo in risposta a stimoli sia interni sia esterni e alla loro interpretazione cognitiva. (fonte: state of mind)
Identificata socialmente come una reazione “brutta”, la rabbia conferisce una connotazione negativa a chi la esprime. Essa fa paura, viene percepita come una minaccia e spesso è utilizzata per manipolare e per acquisire potere sull’altro. In realtà, la rabbia copre e maschera un dolore ben specifico. E’ una delle manifestazioni più represse.
In genere, nell’esperienza della rabbia si percepisce un aumento della propria energia fisica, lo sguardo diventa focalizzato, la visione periferica si riduce, si respira più intensamente, i muscoli s’irrigidiscono… si ha paura di distruggere o essere distrutti.
Come si genera la rabbia?
In modo immediato davanti ad un ostacolo: la mente si sofferma su ciò che non vuole o su ciò che vorrebbe e non su come ottenerlo. In sostanza, sul problema e non sulla soluzione.
Se non è possibile ottenere ciò che vogliamo, la nostra mente avvia una reazione di frustrazione, che causa un senso di costrizione che ci spinge fino ad un’esplosione. Paradossalmente, più reprimiamo la rabbia, più la esprimeremo con forme estreme e “condannabili”.
Perché?
Siamo stati educati sin da piccoli a trattenere la rabbia, non ad ascoltarla e gestirla in modo funzionale. Ci viene insegnato che per essere belli, buoni e bravi, in una parola “accettati”, non dobbiamo arrabbiarci, ma mantenere la calma e controllare l’aggressività. Da qui, la frustrazione e quel senso di costrizione.
Se da bambini il clima affettivo di accudimento risulta indisponibile o disponibile in modo incoerente, si diventerà vulnerabili alla paura, e la rabbia muterà in un’esperienza cronica. La conseguenza sarà di non essere in grado di regolare le emozioni in modo flessibile e quindi di non accedere ad un’efficacia sociale.
Quindi, se si è predisposti ad avere una bassa autostima e al senso di impotenza, con tutto il corredo emozionale di mancanza di valore, senso di colpa, depressione, frustrazione, tensione e ansia, probabilmente si svilupperanno tratti di personalità quali:
dipendenza, passività e impotenza, alla ricerca di accudimento;
ostilità, aggressività e antisocialità;
isolamento emozionale;
distanza da affetti ed emozioni.
Impariamo a gestire la rabbia
Le emozioni hanno il compito di informarci dell’entità del vissuto che stiamo sperimentando: nel caso della rabbia, si tratterà di emozioni di dolore e frustrazione. Il duplice compito della vita emozionale è esprimere direttamente l’emozione pur controllandola e modulandola quando necessario. In questo modo, la quantità di energia espressa potrà essere impiegata in modo costruttivo.
L’espressione diretta dell’emotività dovrebbe comportare il libero accesso alle sensazioni e la libertà di esprimere le emozioni collegate.
La rabbia porta un messaggio evolutivo utile ed importante: c’è qualcosa da cambiare, che sia fuori o dentro di noi.
La capacità di eliminare il giudizio sulla rabbia permette di riconoscerla come dimensione emotiva e, come tale, di poterla esprimere in modo adeguato.
L’intelligenza e il perseguire l’equilibrio possono sostenerci nel capire i cambiamenti da fare. Ripetiamo:
Posso cambiare il mio punto di vista;
Posso iniziare ad accettare questa emozione , a dirigerla e non subirla;
Posso continuare a tenere il mio punto di vista e imparare a gestire la mia reazione;
Posso allontanarmi dalla situazione che mi genera rabbia;
Se avviene all’interno di un rapporto, posso cambiare tipo di relazione;
Posso organizzarla ed esprimerla, aumentando così le opzioni del mio comportamento;
Posso capire quali sono quelle situazioni che mi generano rabbia e allenarmi a sviluppare una tecnica che mi renda meno sensibile;
Posso ricercare nella mia storia il motivo per cui certe situazioni mi generano rabbia.
Principalmente, possiamo investire sulle nostre capacità e intervenire con determinazione su ciò che ci ha fatto arrabbiare senza distruggere o essere distrutti.
[/vc_column_text][vc_separator][vc_column_text]Se ti ritrovi in una situazione simile a quella sopra descritta, se hai bisogno di un sostegno psicologico, sono disponibile ad aiutarti. Qui trovi tutti i miei recapiti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]