I Confini Personali

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Quali sono i vostri confini personali? Pensate di averne? Quando e come li ponete in atto nella vostra vita di tutti i giorni?

Quante volte ci sentiamo in colpa solo al pensiero di rispondere “no” ai bisogni e alle richieste altrui, pur non rispettando i nostri confini personali? 

Il senso di colpa innesca pensieri di questo tipo: se non lo faccio, non sarò una buona amica, farò l’’egoista, sono una brutta persona, non sono empatico/a comprensivo

Il “no” produce senso di colpa!

Come mai succede tutto questo?

Dare la priorità all’altro ci fa sentire adeguati ad un’immagine di noi falsata ma culturalmente più accettabile.

Fissare dei confini personali significa tracciare delle linee che nessuno deve superare.  Abbiamo la sensazione che questo sia un atto aggressivo nei confronti dell’altro: in realtà, è un atto propositivo nei nostri confronti!

Lo spazio personale è un diritto, una comunicazione chiara che manda un segnale all’altro.

I confini personali sono linee guida, delle regole che ognuno di noi stabilisce in modo personale e ragionevole nei riguardi delle relazioni sociali. Delimitano uno spazio e un tempo non solo fisico ma anche mentale, poiché dichiarano rispetto nei confronti di noi stessi e degli altri. Proteggono la nostra salute emotiva e fisica.

Cosa ci impedisce di stabilire dei limiti e dire di no quando serve?

Probabilmente, la paura del rifiuto, dell’accettazione e dell’approvazione degli altri. Viviamo così un conflitto tra il volere nostro e quello altrui.

Dove nasce il conflitto

Il confitto nasce da una dinamica psichica che perseguiamo sin dalla nostra nascita: l’identificazione.

Infatti, dalla nascita tendiamo ad aderire a quell’immagine “comoda e narcisistica riferita all’altro piuttosto che a noi stessi” . Mamma ci vorrebbe belli, bravi e buoni, papà ci vorrebbe forti, propositivi e intraprendenti, l’amico ci vorrebbe sempre disponibili, il compagno ci vorrebbe comprensivi…

Vogliamo essere accettati, ben voluti, amati. La dinamica della nostra vita psichica procede così, è un alternarsi di identificazioni e disidentificazioni

Chiaro allora che la modalità principale per ridimensionare questo conflitto è la disidentificazione: smettere di aderire (identificarsi) con l’immagine che gli altri vogliono di noi.

Mettere dei limiti non significa tenere in considerazione solo la nostra opinione e i nostri pensieri, né imporli agli altri. Non significa indifferenza.[/vc_column_text][vc_column_text]

Come ci si sente 

Tutti noi abbiamo desideri, preferenze e limiti. Tutti abbiamo bisogni emotivi.

Prima di tutto, dobbiamo capire cosa ci fa sentire bene e cosa no, quindi dobbiamo conoscerci, il che implica ascoltarsi.

Già da sola questa capacità ha un peso sul nostro benessere, sulle nostre scelte, sulla relazione con noi stessi e con gli altri  ed ha un impatto incredibile nei confronti di una buona qualità della vita e sulla nostra autostima. Consapevolezza di noi stessi, di quello che sentiamo di essere in modo autentico e nei confronti di richieste proprie o altrui.

Stabilire dei confini chiari serve soprattutto quando si ha la tendenza a prendersi la responsabilità su tutto, a caricarsi sulle spalle il peso dei problemi altrui. Quando questo accade, perdiamo il rispetto di noi stessi e la nostra autostima si abbassa, e anche gli altri perdono la stima di noi.

Ma la cosa più pericolosa è che ci mostriamo deboli, manipolabili, insicuri.

Quando qualcuno supera il nostro confine proviamo senso di intrusione, invasione. Una volta ridotto questo spazio, ci sentiamo deboli e impotenti. Il sistema nervoso autonomo si dissocia, il profondo disagio non è tollerabile psicologicamente e deleghiamo, inconsapevolmente, il nostro corpo per non soffrirne mentalmente causando nel tempo sintomi psicosomatici.[/vc_column_text][vc_column_text]

Come fare a stabilire dei confini?

Esistono diversi tipi di confini:

  • Rigidi: si evitano contatti fisici ed emotivi con chiunque; si è chiusi, isolati. Spesso la motivazione nell’adozione di questa modalità è un meccanismo di difesa nei confronti di abusi fisici, emotivi, psicologici o sessuali subiti;
  • Deboli: confini di una persona facilmente manipolabile, risultano poco definiti;
  • Morbidi: sono utilizzati da persone che non hanno una buona conoscenza di sé, incerte su come rispondere alle richieste altrui;
  • Flessibili: confini sani dove la persona che li adotta ha un controllo consapevole nelle decisioni, sa rispondere adeguatamente e non è vittima di contagio emotivo e di manipolazioni.

Per iniziare a stabilire dei confini sani, iniziamo a capire quali sono i nostri valori e aspettative, dopodiché:

  1. Immaginarci liberi di dire no in tutte quelle situazioni che ci fanno sentire costretti. Ascoltiamoci, come ci fa sentire?
  2. Smettiamo di avere paura delle critiche;
  3. Non dimostriamoci sempre tanto disponibili;
  4. Non diamo troppe spiegazioni;
  5. Impariamo a volerci bene senza l’approvazione di tutti.

Queste poche regole produrranno:

  • meno interesse per ciò che pensano gli altri di noi, maggior interesse per quello che pensiamo di noi stessi;
  • il far capire agli altri come desideriamo si pongano nei nostri confronti;
  • l’autostima inizierà ad alzarsi facendoci sentire migliori;
  • avremo meno paura di mostrarci per come siamo;
  • ci sentiremo liberi di esprimere i nostri bisogni, a prescindere dalla reazione altrui;
  • ci sentiremo liberi dalla costante tensione a non ferire l’altro;
  • le nostre relazioni saranno più autentiche e sane;
  • avremo maggior responsabilità nelle nostre scelte e la vita ci somiglierà davvero.

Abbiamo il diritto di:

  • essere rispettati;
  • esprimere i nostri pensieri, le nostre emozioni;
  • stabilire le nostre priorità;
  • dire di “no” senza sentirci in colpa;
  • avere ed esprimere il nostro punto di vista, anche se diverso da quello degli altri;
  • non subire e difenderci dalle minacce morali ed emotive.

Soprattutto, non siamo responsabili della risposta dell’altro e abbiamo il diritto di costruire la nostra esistenza in base al nostro personale concetto di vita.[/vc_column_text][vc_separator][vc_column_text]Se hai bisogno di un sostegno psicologico, sono disponibile per le consulenze telefoniche oppure online. Qui trovi tutti i miei recapiti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]