Gestire lo Stress

Tabella dei Contenuti

[vc_row css=”.vc_custom_1586961731708{margin-top: 0px !important;border-top-width: 0px !important;padding-top: 0px !important;}”][vc_column][vc_column_text]Questo articolo l’ho scritto durante la quarantena, ma gli esercizi si possono applicare in qualsiasi momento!

Una guida su come gestire lo stress con dei semplici esercizi di psicoterapia.

Le ultime settimane sono state faticose per tutti noi. La quarantena può essere difficile da affrontare, e il senso di costrizione vissuto come un forte disagio, animato da ansie, paure irrazionali, forte stress e psicosi.

Fa bene sapere che, seppur reclusi, non siamo soli: viviamo tutti quanti, chi più chi meno, questi disagi quotidiani, poiché siamo tutti accomunati dalla stessa condizione.

Dovete sapere che è normale sentirsi tristi, non aver voglia di far nulla, sentire il desiderio di trascorrere tutta la giornata a letto, non voler parlare con nessuno.

Non sentitevi in colpa!

Assecondate la vostra “pancia”: ascoltatevi sempre, e accettate il vostro stato d’animo, sia esso cupo o energico.

Detto ciò, vorrei spiegarvi che cos’è e come gestire lo stress, condividendo qualche esercizio per affrontare questa condizione nelle giornate più faticose.

Che cos’è lo stress?

Lo stress è una risposta psicofisica, di natura emotiva, cognitiva o sociale, a determinati stimoli percepiti come pericolosi. È una reazione di allarme ad uno stressor (evento esterno stressante). Più specificamente, è una “sindrome generale di adattamento” (Selye, 1974).

Quando si è stressati, si vive uno stato di attivazione e di eccitazione, che causa uno squilibrio tra consumo di energie e recupero energetico. L’organismo risponde modificando i parametri vegetativi: ad esempio, un calo improvviso di pressione arteriosa seguito da innalzamento della pressione.

Abbiamo l’impressione che la nostra memoria non funzioni più, che il pensiero sia rallentato, siamo inquieti e irritabili, affaticati. Questo succede perché la tolleranza allo stressor prolungato innesca una reazione di resistenza che corrisponde alla messa in atto da parte dell’organismo di risposte diverse rispetto alla reazione d’allarme.

Lo squilibrio tra le richieste percepite come pressanti e l’incapacità di gestirle porta alla somatizzazione, ovvero allo spostamento del disagio sul piano fisico, sul sistema chimico e ormonale, manifestandosi con disturbi gastrici, intestinali, contratture muscolari, sofferenza fisica generalizzata.

In psicologia, la condizione di stress è il presupposto base perchè si avvii un altro processo, quello della resilienza, condizione che predispone a fronteggiare le difficoltà, a sviluppare e accrescere le competenze e l’adattamento dell’individuo.

Ognuno di noi reagisce allo stress e all’ansia in modo diverso.

Come gestire lo stress

Possiamo gestire lo stress attraverso dei facili esercizi per mantenere la percezione di non subire totalmente ma di sentirci efficaci anche nei confronti di risposte riflesse, come normalizzare il respiro e diminuire la pressione.

Esercizi per ridurre e gestire lo stress

  1. Respira – Intervenire sul sistema parasimpatico facendo dei respiri profondi aiuta a calmarci. Come? Inizia facendo un grande sbadiglio, così l’aria entrerà a fondo nei polmoni; poi, contando fino a tre, inspira con il naso e fino a quattro espira con la bocca, impegnandoti a riportare il respiro ad una frequenza normale. Questo aiuterà il tuo corpo a ristabilire un ritmo normale e a far sì che i muscoli si ammorbidiscano rilasciando le tensioni;
  2. Immagina – Mettiti comodo e chiudi gli occhi.Ricerca nella tua mente una situazione piacevole che hai vissuto, magari con una persona cara, di cui ti fidi. Recupera quel ricordo e ripassalo a mente in tutti i suoi dettagli, ricordando tutte le sensazioni: com’era la temperatura, quali erano i suoni, gli odori, le immagini. Oppure, immagina una situazione rilassante, dove i sensi sono catturati da cose piacevoli: la sensazione del corpo poggiato su un prato o sulla sabbia, il rumore del mare, l’odore dell’erba;
  3. Assapora – Il momento dello spuntino può diventare fonte di gratificazione: assaporare, mangiando lentamente e godendoti il momento, concentrandoti sul sapore;
  4. Distaccati – Spegni TV, PC e cellulare, soprattutto prima di andare a dormire (almeno un’ora). Queste esposizioni prolungate agli schermi attivano e stimolano i neuroni, e il rischio è che anche quando li spegniamo il nostro cervello rimanga lì, opponendosi al rilassamento;
  5. Rilassati – Quando si va a dormire, è bene passare in rassegna, iniziando dai piedi, il proprio corpo, immaginando che ogni muscolo, anche il più piccolo, si rilassi predisponendosi al riposo; risalire lentamente lungo il corpo, percependo i muscoli, allentando la tensione fino alla testa;
  6. Muoviti – L’attività fisica è una delle poche situazioni dove il corpo e la mente si esprimono insieme, cercando una sintonia unica. Quando facciamo sport, che sia semplicemente lo stretching o un allenamento più intenso, siamo in contatto con noi stessi. Il movimento fisico rinforza il corpo, fa scaricare la rabbia e le tensioni, migliora l’umore.

Rallenta, quando tutto è troppo veloce.[/vc_column_text][vc_column_text]

Se hai bisogno di un sostegno psicologico, sono disponibile per le consulenze telefoniche oppure online. Qui trovi tutti i miei recapiti.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]